Ho atteso giorni e giorni, scrivendoti. Una boccata d'aria non solo nella testa, ma anche nello stomaco e nell'anima. L'attesa finì e lì avrei voluto fermare il tempo, trovare il tasto giusto per poter vivere di continuo quel minuto. Sparì all'improvviso la fragilità e la cattiva memoria lasciando spazio ad un cuore pieno di concretezza e leggerezza. Volavo con semplici salti, non toccavo suolo, la bocca deragliava con tutte le parole che voleva pronunciare.
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