La tua mano rugosa accarezzava il mio viso fanciullesco, e mi rannicchiavo trovando quiete ascoltando nel tuo profondo respiro.
Quel premuroso abbraccio che mi custodiva, tramandava l'assoluto ed esclusivo amore paterno.
Percezioni che sfilano nei miei ricordi e che guadando la mia anima pervadono quella precisa sostanza da te procreata.
Vengo solo ora al tuo cospetto e non scorgo più il tuo sguardo per me, solo un volto stanco finalmente assopito che attende la riconsegna di quell'ultima carezza che tu un tempo mi hai donato.
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