S'insinuano piano nella mente, come timidi effluvi dei giorni andati, si espandono, lentamente, fino a soverchiare la mia essenza ed ogni volta è come morire. Squarciano la mia anima profanandola, annientandola, riempiendola di dolore, un dolore struggente, come il rimpianto di un tramonto dimenticato, immutato e immutabile come il susseguirsi dei giorni, sconfinato come l'azzurro del mare e il cielo quando s'incontrano.
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