Non ha tono questo mio correre senza respiro. Vuoi le mie impronta la mia parte fragile. Nascondo le mani in guanti di sole. Cerniere di parole aprono la letargia del mio cuore. Non torna indietro il perdono, squarcia il petto e trema. Non è freddo né dolore è che non patisco. Tutto l'odio si traveste da inerzia Distruggerei la notte se fosse lei a eclissare la luce, soffocherei i sogni se fossero loro a far tormento. Inquietudine immenso respiro... Butterei via giù tutti i muri che isolano dal mondo. È lenta e funebre L'età che non so onorare, nauseante e vigliacco concetto di chiudersi in lacrime codarde. Non so tenere segreto l'impeto che ha rubato il calore. Non so dire Amen. Ridono delle mie incertezze Non ho più doni solo un volto sbiadito che non riconosco. Non svaga più la bambina tra le rose bianche. Non ride più il clown tra la gente. Devo destarmi e non disamarmi. Emarginati momenti di plastica periranno con naturali stimoli come fiori sull'asfalto che non vuoi.
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