Ho tedio di quest'aria Che toglie via Le ali dalla pelle mia. allucinazione livida si attende e sulla cute rabbrividì. Quello che non ti aspetti tra ritratti di luce rifletti inganni e disarmonici suoni. Idee mi ruba via quest'aria pesante lei non varia. Mi sto sfracellando nel mio viaggio Un viaggio come il panico di Maggio. Quando i fiori non solleticarono il mio volto perché giacevano su alberi morti. Dimentico il diluvio che ballava sui vetri Dimentico gli scritti e i toni tetri. I destini spogliati non si braccano più. Riprende il timore di precipitare giù. Voglio un letto libido Una stella timido Tornerà a farmi compagnia Mentre scrivo una poesia. Odio quest'aria non mi fa respirare Sulla verticalità dei miei sogni mi farà scoppiare di risa, d'amore e di vita. Spalancando gli occhi rivelerò la via d'uscita.
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