Sono in una stanza, c'è una moltitudine di persone. In tanti, forse tutti mi pare che urlino, saltino, fanno un gran frastuono. Sembra che tutti gioiscano, siano allegri. Non comprendo il motivo. Mi avvicino ad una persona chiedendogli il motivo di tanta goliardia. Mi risponde: non lo so! Incuriosto vado al secondo; alla mia domanda su cosa stia accadendo mi risponde: che ne so io! La curiosità diventa asfissiante e vado al terzo. Alla solita domanda risponde: a me lo chiedi? Faccio l'ultimo tentativo, ci sarà qualcuno che sappia rispondermi. Al solito quesito, ecco la risposta: non so, seguo gli altri. A questo punto comprendo che c'è qualcosa di anomalo. Tra spintoni, sguardi strani, urla tremende, mi allontano. Mi metto tutto solo ad un angolo per cercare di capire cosa stia accadendo. Osservo, scruto tutto mi sembra strano. L'idea di andare in quella bolgia nemmeno mi sfiora. Decido a questo punto di allontanarmi da quell'angolo. Supero una porta con una speranza. Mi chiedo: dall'altra parte ci sarà qualcuno in grado di rispondermi?
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