Oggi è S. Martino ed io, ricca di anni, entro in spazi di mia fraternità. Mi accolgono sorrisi e voci amiche. Cammino e laggiù intravedo altri volti cari, immersi in fumo odoroso di carne arrostita su vivida brace. Intanto dentro i "caliaturi" le caldarroste scoppiettano gustose. Ora, nel vasto salone, festoso di canzoni, in ceste adorne di biancore di pace, profumano i panini. Ne prendo uno e lo gusto. E d'incanto mi ritrovo su lunghe scalinate del mio paesello montano. Ma chi m'insegue festoso? Mi fermo, guardo, rido. Ora mi accolgono, calde d'amore, paterne braccia. E dolci ritornano antichi sapori di festa paesana.
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