Questa notte io canto per te, segreto antico della Terra che vive. Respiro caldo delle sere d'estate. Brivido dolce che dai luce e sorriso alle stelle. Alzami al cielo, e lascia che io goda della gioia e del dolore, del sole che mi scalda e del ghiaccio che mi gela, del velluto di una carezza e del singhiozzo di una ferita. Gabbiano nella luce del sole. Delfino nell'azzurro del mare. Amore, prendimi per mano e conducimi a Dio. Tu che mi doni la vita, fammi gli occhi raggianti del mio immenso destino. Verso lo spirito, anche attraverso i sassi. Verso orizzonti tersi, anche attraverso la nebbia. Verso la luce, anche attraverso il buio. Verso la gioia, anche attraverso il dolore. Ma se la gioia di cui son capace non è la più grande, la più pura, la più vera, l'l'unica gioia che esista al mondo, dammi il dolore. Perché questa notte io sogno di te, mistero profondo della Terra che ama. Sapienza eterna che ti sveli in silenzio. Candido Padre che mi batti potente nel cuore.
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