Vivo il presente, e nessun sentiero mi guida, ascolto i miei vagabondi pensieri e rifletto su di loro. Guardo ancora, e poi, mi soffermo a sognare su di essi. Dopo, scruto e vedo bene dove ero ieri. Vedo uno strano, insolito e spensierato passato. Tranquillo rivedo il volto mio quando ero bambino, ancora lontano dal quel mondo che non conoscevo. Poi una mano calda e al sicuro mi sentivo. Suoni di giochi e colori festosi, rumori e parole dentro un tramonto. E come un fanciullo il tempo, che si perde lontano e il ricordo mi duole. Osservo un viale, poi davanti a me, una strada, ecco come ero leggero. Ancora un piccolo letto, e un protettivo tepore. E sempre fuggevoli e più distanti i sereni ricordi. Solo il silenzio mi sente. Un lenzuolo, una coperta e ritorno al presente.
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