Un telefono squilla nella notte; e suona piano, tra le soffici coltri di una donna che aspetta; ed una mano ansiosa lo solleva dai profumati panni, perché lo squillo è atteso: è lui, il futuro sposo, come tutte le notti, ormai son anni.
Son anni, ormai, da che è crollato il mondo dei nostri sogni, da quel mattino, quando l'alba spuntò senza un mio bacio, senza l'amore vero, senza il frugar veloce dei miei occhi nei tuoi, dei tuoi nei miei...
La tua voce sussurra dolce una carezza breve che un giorno fu per me, ed oggi è per l'immagine, per l'ombra cui donasti il mio mondo: "pronto... pronto..." Ti risponde il silenzio. "pronto... pronto..."
Non è il tuo uomo, felicità perduta, non lo sposo promesso: è il singhiozzo del bimbo innamorato che per la vita ti ha sposato il cuore; è il sogno che ritorna dal passato; è lo sposo di sempre: è il primo Amore.
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