Penso la luce triste fioca sull'orizzonte, ed una mano nera che torturava cuori di notte, quando bambini buoni volano tra le stelle di calde fiabe bianche, senza spiegare ali nel buio.
Vedo la strada stanca grigia di pietre mosse, e l'angelo deluso chino sopra cristalli di vento sparsi dentro le nubi: ghiacci di fantasia; torce di paradiso scagliate verso ombre di sole.
Sogno sorrisi dolci, e occhi profumati di lacrime pensose su guance tempestate di perle: morbida come erba sopra una roccia viva di certezza che nasce, prendimi per la mano, speranza.
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