Suona ancora quella chitarra lontana, e mi tormenta ogni sera, mi scortica vivo quel pianto tenue sospeso nel vento caldo d'estate, che mi accompagna nella nebbia fittissima che cela il tuo volto coperto di veli, tremendo in quel mescersi assurdo di gioia e di dolore, di luci e di ombre fuggenti, o fantasma indistinto che mi tormenti ogni sera e mi scortichi vivo ghignando nel pianto tenue del vento caldo d'estate.
Già... Virgilio...Mantua me genuit...Calabri rapuère..
Ma la tomba (lo sai??) è a Napoli. Vi regna un silenzio però poco tombale, perché è vicinissima alla stazione, con treni che vanno e vengono...
E' stata una profanazione, secondo me. Molti dicono che ciò è potuto accadere (dico: fare la stazione a breve distanza da quell’antico monumento sepolcrale romano) perché in realtà nessuno credeva si trattasse davvero di Virgilio, ma di una storiella, di una leggenda, di un'immaginazione.
E invece no. Si tratta di lui, è la pura verità: è la tomba di Virgilio.
Chi ha tramandato verità come leggende, peraltro, non ha colpe. E' un tipico vizio popolare, confondere realtà e fantasia. Ma il popolo, poverino, non ne ha colpa. Il popolo è genuino, spontaneo: omnia munda mundis.
Povero Virgilio...pensare, oltretutto, che riposa sulla collinetta appena sopra la Chiesa di Piedigrotta, zona quella dove in autunno si svolge l’omonima chiassosissima festa, che certo non è il massimo della quiete sepolcrale…Che destino... A Napoli c'è un modo di dire colorito (in napoletano, ma di cui ti do direttamente la traduzione): "andare a finire sopra un porco". Immaginifica evocazione di clamore popolare, ilarità e sberleffi. Che è, poi, proprio la tipica immagine di Piedigrotta.
Dovrò prima o poi, come ho dimostrato l'esistenza del destino, rendere giustizia a quel vate, e mostrare prove alla mano che davvero giace in quella tomba, vicino alla stazione di Mergellina. Glielo devo. Anche perché a Napoli, e in genere in tutti gli ambienti colti, anche ad del Nord, è un fatto notorio.
Grazie, Tina, del voto.
Ma questa chitarra, ti assicuro, è meglio non sentirla.
Secondo me accompagnava anche il canto delle sirene tra Scilla e Cariddi.
Anche in questo senso mi ritengo un sopravvissuto.
Commenti