Cantava le lodi di un grande uomo in grado di affrontare ogni tipo d'ingiustizia il coraggio e la fede erano le sue virtù l'istinto omicida una semplice vanità
Affrontava i nemici con il cuore in gola era l'eccitazione e non paura ad agitarlo tanto il desiderio di sgozzare il proprio avversario ancor prima di cominciar quel maledetto incontro
Il pubblico amava la violenza becera ma l'assenza di spettacolo sonoramente disprezzava il biglietto si pagava per vedere il sangue della fine d'una tortura doveva esser l'attestato
Le battaglie infuriavano tra le urla e colpi bassi la sofferenza dei combattenti era motivo d'interesse il giubilo giungeva solo dopo una morte deprimente che vedeva i nemici agonizzare al suolo
Eppur lui di ciò non si preoccupava quel che gli importava era solo la vittoria come viatico universale per giungere ad un risultato che portasse nel mondo un minimo di pace
I metodi che utilizzava agli altri non dovevano importare doveva contare solo lo scopo ultimo rivendicare il proprio bisogno di libertà e tranquillità scannando chi intralciava quel sogno idilliaco
Per ciò la gente non lo amava la spettacolarità non lo ammaliava solo il sangue lui bramava di colui che fermar lo voleva
L'opinione pubblica fortemente odiava lo scopo di quell'interesse lo disgustava il desiderio del macabro solitario dominava nell'osservar le gesta di quei disperati
Disperato non si considerava eroe di guerra esser voleva ma il concetto di eroe la gente stravolgeva quello senza macchia nemmeno sapevan chi era
fu così che i suoi sogni abbandonò un mondo in cui la violenza era fine a se stessa in cui il successo era l'unico scopo il desiderio di sangue era spettacolo nello spettacolo
e di quel circo mediatico non desiderava esser parte di sognar gesta eroiche stancato si era un eroe in quel mondo poco valeva se le sue azioni si stravolgevano
depose la penna e cestinò quei fogli colmi di sogni non si confacevano alla contemporaneità che lo viveva spender fatica ad immaginar una persona che ora come ora esister non poteva
con forza spinse sui poggia braccia della sedia giocando col bilanciamento e la gravità si lasciò cadere sulla sedia accanto che un moto d'azione fisico poteva regalargli
le gambe più non funzionavano l'immaginazione però non l'aveva abbandonato ma immaginare per chi valeva la pena se non per se stesso ad evadere da quell'orrido mondo?
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