Quando lontana sei e solo vivo lasciami credere che qui sei: animati sospira e dammi respiro. Si... ecco nell'incanto che ti incarna oltre la finestra dei miei pensieri ritornello d'amore ti effondi alata erompi e tra i minuti vuoti rimbalzi. Su, affina e rendi i miei sensi strumenti acuti e sia per te un inno che l'animo ascolta al venire delle stelle sempre stupite di ritrovar nei tuoi occhi tanta luce. Non mutar per stanchezza o noia in inezia o illusione un trastullo che il cuor rallegra: stonato sarebbe poi il minuetto suonato e serrate sul nulla resterebbero le mani che a te si appigliano come edera al muro. Lasciati toccare e io, non ansio, smetta di credere e sperare che tu verrai; abitami, sbarrate siano porte e finestre ermetiche fessure siano chiuse e sigillate perché non ti porti via una folata e ricostruire un volto poi sia scongiurato. L'incorporeo non è impossibile se già lo tempesto di baci e un canto imita una voce! Non si anticipa ne segue un ritrovarci se il battito del tuo cuore ascolto e indivisa accanto a me ti fondi come fa il cielo all'orizzonte con il mare.
Commenti