Oggi, da lontananza di tempo, ritorno in oasi di mia giovinezza di fede. Spingo il cancello, entro e ricerco ancora la teologia della bellezza, ieri intrisa di mia verde speranza. Ma morsa di amarezza acuta mi percuote. L'eremo, "il mio eremo", è avviluppato da ortiche piangenti di abbandono. Su marmorea pietra, scoloriti dall'ingiuria del tempo, piangono bibliche incisioni. Il laghetto che cantava vita con anatrelle dall'iridescente piumaggio, ora è arida palude. Attenta guardo, ricercando il mio antico sentiero, lo trovo soffocato dai rovi. Ma oggi sulla lunga strada di mia nuova vita ridono, fioriscono alberi nuovi tenaci di speranza. Laudato sii, o mì Signore!
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