Dei giorni dell'agosto passati di mia vita Solo uno ne ricordo raggiante e luminoso: Quello che fu d'Angelo il giorno della vita. Già all'alba, quel mattino, splendeva luminoso.
Intorno era profumo di rose e di viole, i prati tutt'interi coperti eran di fiori. La terra era ammantata di luminoso sole E noi contenti, allegri, noi s'aspettava fuori.
Di gioia e di sorrisi tutto quel giorno È intriso giacché dal Paradiso calava In veste bianche, in terra a far soggiorno, colui che tutt'intero nel cuor mi si poneva.
In quel luogo nascosto, scaldato dal mio amore, fissa dimora ha posto e più non lo distacco. Se un giorno ne uscisse sanguinerebbe il cuore; verrebbe il mio cervello molto malato e stracco.
Febbraio 1999 Nonno Nello al suo Angelo Con un abbraccio.
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