Quand'io, alla soglia della quarantina, lesto partisti, Padre, una mattina per la lustra via, verso il Ciel turchino perché ultimato avevi il tuo cammino.
Precoce il viaggio fu, senza ritorno ed io d'allora mi riguardo intorno nella vacua speme di vederti un giorno seduto, nell'ampio e grigio soggiorno.
Ma non udranno più mie orecchie il suono dei regali passi toccare il suolo che non più in terra, ma pel Cielo sono leggeri, al pari degl'uccelli volo.
Nell'alto Loco, tutto dorme e tace, e solo è serenità, amore e pace. Qui cattiveria è d'uccello rapace; e mai la terra ha conosciuto pace.
Resta, perciò, o Pà, in Casa del Signore donde lo puoi onorare a tutte l'ore.
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