Quanta tristezza, o Dio, che sofferenza avere tanti fratelli e esserne senza. Forse perché l'umanità non tiene essenza diniego, perciò, d'affetto e indulgenza. Se nell'amor non è la temperanza tosto scompare da mente la pazienza, si spezza il sottil fil della speranza, subentra, indi, rabbia e arroganza. Finché della sincerità c'è la presenza appare tutto favola e romanza; allorquando qualcuno vive d'importanza l'altro fa calare nell'impotenza perciò a mano che quell'altro avanza colui che pria tenea pari uguaglianza cade e finisce presto nell'indigenza. Quell'altro, lo spergiuro, nell'indecenza. Se spiegare si dovesse la causanza di tal caparbia e stupida perseveranza ciascuno direbbe: In me è tolleranza. Altri son privi di buona coscienza ignari di cos'è la fratellanza.
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