Pubblicata il 13 gennaio 2011 alle 11:20
L'augurio Per quanto la vita è dono divino Pur tuttavia cosparsa è di periglio, trova nel corso guai e scompiglio e spesso è trafitta da pungente spino. Colpa spesso del crudel destino, A volte anche per umano sbaglio che non capisce quando dare taglio E spesso la linea varca del confino. Non sia la bellezza, indi, d'affanno Né la sincerità mai sia d'inciampo E non sia di vita il percorso invano. Sia la sincerità immenso campo Ove esistenza scorra sempre a piano E la bellezza non ti sia d'inganno Quest'oggi per volere del Somm'Iddio Varchi la soglia degl'anni diciotto, l'augurio che ti fò: Varca i centotto in salute, pace e nel timor di Dio Godi l'amore e il patern'affetto E al bisogno sii al materno petto, allato l'amore dei vetusti nonni senza sdegnare quello dei bisnonni. Sii serena nei pur certi affanni E nei travagli che la vita dona Ch'essa, giammai, a nessun condona Pene, sospiri e puranco inganni. Ultimi argomenti inseriti Info Pubblicata il 13 gennaio 2011 alle 11:20
Commenti