Solenne, alta s'ergea al centro Torre che d'onore ricopria queste sue terre; era rifugio di sciancati e stracchi, vanto d'ognuno era, giovani e vecchi.
Tutti copriva col paterno manto. Mai turbativa fu, mai fu tormento, non discrimine mai, mai differenza; d'ogni seme traeva buona essenza.
Forte s'udì, per l'aria, grande sussulto: Cadde tra nebbia il gran Gigante avvolto; Tremò la terra, le case furon scosse Piegò la testa, ahimè! E più non resse.
Tra tanti ti scegliesti il miglior frutto, alla famiglia tu levasti tutto, per la sua gente fu immane sorte; perché non ti fermasti o crudel Morte?
Fu il Ciel che mi richiese anima eletta, perciò falciai la troneggiante Vetta; Ma se or lo guardo volgi al firmamento sorrideti una Stella risplendente.
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