Dapprima all'uomo Iddio donò la vita, del costato di lui donna formò ardita, d'ella ad Adamo regalò il sorriso assieme a regale casa in Paradiso.
Nasce, così, il connubio umano ch'essendo buono diventa tosto strano tanto che pur di cristianità esser dottrina stringi una mano e presto sei in berlina.
Finché il giorno arrivò del matrimonio giammai fu Adamo d'abominio a Dio. Sempre fedele fu agl'insegnamenti, mai il proibito toccò degl'alimenti.
Ma quando ch'ebbe con egli la compagna lasciossi intenerire da sua lagna; a viso bello, in personaggio abietto, resistere non seppe, poveretto!
Onde non essere ad ella in dispiacere fece quel ch'era d'ella il suo volere: Avido ingurgitò il frutto proibito che penzolava dall'albero lì sito.
Subito preso fu da gran terrore e d'incontrare Iddio ebbe timore; paura aveva d'essere trovato ma fu scovato e lesto fu scacciato.
Errabondo va l'uomo da quel dì per la scomunica ch'addosso gli finì, per colpa della donna maledetta l'umanità ridotta è alla distretta.
Beato chi da sol vita conduce ché, d'essa a fine, finisce nella Luce. Il Maligno da sé ha distanziato giacché donna in vita ha mai amato.
Per quel che sopra è detto, o uomo saggio, deserta il tristo tuo retaggio e da cattiva lonza stai in lontananza poiché lupo la veste perde, non l'usanza.
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