Nel corso di sua vita un sentimento unico l'ha sempre accompagnato mai, in nessun tempo, nemmeno per un momento tal'alto sentimento l'havea abbandonato finché avvenne un dì scompiglio in mente sua che quale gran macigno schiacciavagli la coscienza e lo rendeva niente. Da energici e vitali flemmi
i pensieri furo, tutto abbagliato vide e il male quale tarlo rodeva i buoni intenti e lo sbagliato al giusto s'imponeva e vile lo rendeva. Più pace mai s'avrà ché il sentimento se pur per poco lasso s'è dipartito altrove rendendolo sgomento talché triste morire non è ma desiato. Purità! Per tanti lunghi anni stata gli sei vicino, l'hai per man portato, l'hai sempre ben guidato: Eri appagata: Perché o purità lo hai abbandonato? Vero che in abituale tua dimora sei tornata ma il segno dell'assenza chi lo cancella mai? Quel ch'era allora più non sarà da ora. Più non è l'essenza.
L'incerta fede che porta poco sollievo gli offre e chi, allora, più l'allieterà? Mai cercò onori, sempre ne fu schivo, e alla sua follia chi ora crederà? Fu la pazzia a travolgerlo, a fargli tanto male, soltanto in sette giorni sconvolsegli la vita come guerrieri in armi sconvolgono palazzi, rovesciano governi.
Maligno maledetto! tutto gli togliesti: La sposa stanca e buona, i figli, i nipotini: Quanto cattivo fosti! Eri in agguato, colpisti con gli artigli. Dell'orto distrutto hai albero e frutto perciò desiderio della fine avverte così, Maligno, sei contento in tutto mentr'egli riposo avrà perché inerte.
Vergogna nel guardare i figli porta, indegno d'abbracciare la sposa amata, non ha argomento no, nulla gl'importa, non ha coraggio a dire: O mia adorata. Il cuore t'ha trafitto o dolce donna per futile motivo e sciocco orgoglio; per lui sei stata portante colonna non piangere più di tanto la sua spoglia.
Per lungo tempo di te pur degno fu, fu la pazzia a sviarlo da sentier verace e tu, soltanto tu, puoi sol saperlo tu che solo per te vorrebbe riaver pace. Al Creatore credeva ed al creato, mai prima aveva in sé alcun reato, dell'onestà teneva culto assai ma cadde in burrone profondo, ormai.
La mente er'intontita e lui vagava, svaniva il sogno di restar coi suoi giacché il male per strada lo ghermiva e lo gettava infra immensi guai. Non fece, no, per nulla alcuna ruberia od offesa a qualunque esser vivente; giammai la mente sfiorò tal cattiveria ma di tal'azioni è meno che niente.
Commise illecito che vergogna mena per quell'essere ch'è certo cristiano poiché irregolarità comporta pena di profonda ferita dentro l'animo. L'illegalità non fu contro persona e nemmanco ad essere vivente in generale, può parere strano ma il danno verso altri è inesistente.
Il cruccio ch'à è d'essersi discosto da quant'imposto da Dio Salvatore perché, inopportunamente, con furbizia ha ricevuto ciò che lecito era in altro corretto modo, comunque, avere
Da retta via dal diavolo distorto agli uomini non voleva esser di torto e preso da enorme orgoglio sciocco resta stordito in immenso fosso. Sol Dio può dare ristoro all'alma sua, ridare la serenità che prima aveva, chetar la pena che gli arde in petto giacché non volea mancargli di rispetto.
Commenti