Senza alcuna ragione ragionata le braccia e le gambe frenetiche si muovono precise e le mani attente, veloci, lontane si attaccano ai pezzi innestandoli opportunamente. In questo non vivere nell'ammasso di ferro lavorato di viti e rondelle e bulloni e trapani e chiavi e motori il cervello diventa piombato tenta di fuggire la realtà nella testa disturba. Uomini e donne protagonisti consapevoli della fatica alienante assorbono grammo su grammo nocività sopravvivono ai tempi di produzione costruiscono utilità.
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