Vuoi per mola, per faccia ed andatura, per volgarità d'animo e costumanza, per trivialità di far la sua pastura* da porcara, dei porci ha stessa usanza.
Il puzzo che sprigiona è come puzzola, più di vipera ha dente avvelenato; subdolo insetto al pari di tignola cui l'operare il male è gusto innato.
Di cattiveria pregno il suo giaciglio, tutt'intorno l'aria puzza del Maligno e manco l'incenso dato a gran sparpaglio riesce a profumar quel volto arcigno.
Spregevole più di Circe per tranelli ch'avea, però, un corpo snello e bello e tramutava in porci questi e quelli onde tenere Ulisse nel suo ostello.
A differenza ha vita orripilante, maestra nel ferire esseri in norma, nessun per essa mai fu spasimante mancante essa di modi, d'arte e forma.
Se maggiore uso dello specchio avesse, se riuscisse a contemplarsi dentro, se sol di coscienza a conoscenza fosse vedrebbe la lordura cui sguazza al centro.
D'umano parmi sì, ch'abbia qualcosa: é un grave atteggiamento a lavandaia; no! Per la categoria è offesa a iosa in quanto oggetto dell'immondezzaio.
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