Lenta la nebbia s'alza dal mare alla montagna coprendo il cielo azzurro di luttuoso manto mentre la massaia accanto al focolare a rimestare intenta è il desinare. Di presso, del cane l'abbaiar rabbioso s'ode e di tanto un raglio sgradevole l'accompagna col muggito del ruminante bue cui il belar della lanosa pecora fa eco col grugnire d'un maiale che del rumoreggiare pare stufo. Il rude contadino sul ceppo assiso pensoso è del domani; di quello che sarà: Pioggia, vento o neve o il sol risplenderà? Così, assorto, in ansia mesto sta. La pipa tra le labbra; il fumo in alto va e stanco, un sonnellino seduto resta e fa.
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