Ero nel guscio in braccio alla mia nonna, gli altri stavano fuori. Poi sono andata a scuola. La merenda mi sparì dal banco e, al mio compagno, addentai la guancia. Sono passati gli anni, i lunghi miei capelli vanno al vento, il seno è prosperoso, ho addosso mille sguardi. Se attraverso il bosco lo so, arriva il lupo. Sogno l'anarchia, dove il controllo è mio: si cliccano i bottoni del cervello si resetta il buio, si accende la luce, poi s'infrange la legge: ho fame, vado... al supermercato prendo la mela sottobanco incontro il mio compagno, il capitale è suo. Miracolo e stupore: mi rubò la merenda, ha fatto il portafoglio.
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