Il Sole che illumina il cielo caldo intangibile infonde, la luna che imperla la notte ombre confuse propone: nell'uno l'amicizia si specchia, reale e sofferto sentire; nell'altra sempiterna rimane incerto e fugace apparire.
Quando entrambi coperti da nembi celano tutto il loro splendore e ingrigiscono il mondo privandolo d'ogni suo vero colore, allor più luce irradia la stella e per questo c'appare più bella, mentre chi vive di luci riflesse pur cieco ridesta il suo interesse.
Se tutti noi qui sulla Terra avessimo in mano uno specchietto saremmo uguali a quei corpi celesti riflettori di luci e per questo più onesti. Or chi ricorda che da bambini quest'era un gioco per stare vicini, allor da grandi non sen perda la traccia si rifletta la luce su ogni faccia.
Tarda la sera i raggi ne cela finché splendida dama non esce la luna: che tale speranza e siffatto desìo sia proprio di tutti e non solo il mio.
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