Portami via questa notte domani non saremo altro che stelle lontane, non saremo gli stessi pronti a venderci al miglior offerente. Guidami dove le illusioni sono pronte a prostrarsi alla volontà dei tuoi sensi, conducimi fra le immagini dei tuoi mondi irreali, prendimi la mano voleremo nel posto che non osi svelare tanto magica è la sua atmosfera. Invitami sulla giostra della tua fantasia, nuovi colori sul mio volto stupito. Ritrova le sponde dove solo quando sei solo ti lasci bagnare dai tuoi sproloqui e ammiri la conoscenza. Ti indicherò la strada per concederti l'estasi del mio universo, non riportarmi alla realtà prima che il mio animo resti esausto delle tue mani concedenti armoniose melodie. Cammina al mio fianco, vedrai le foreste incantate dove puoi distenderti e sognare, vedrai le cascate dei miei stati. Giura che non limiterai la tua inventiva, è questa la notte in cui puoi estasiarmi, puoi concederti la stravaganza incomprensibile che si confà con la mia, sarai allibito dalla miriade di emozioni ritrovate. Incantami con le tue storie sono una cortigiana che chiede di illudersi, viziami con la tua poesia delirante che scrivesti su fogli ingialliti la sera in cui pioveva sul tuo animo nudo. Parlami delle parole di carta stropicciate dalla tua fame di sapere. Spiegami la profondità della tua natura e di quando la meditazione si prende gioco delle tue certezze, della tua coerenza! Svelami dove ti rifugi quando vomiti l'asprezza della tua linfa, invitami negli angoli della tua solitudine dove ti sedesti stanco di contrasti, dove hai deposto le armi quella volta in cui tutto era indegno della tua bellezza, dove posasti il tuo spirito a riposare quella notte in cui l'indole digrignava i denti e il gelo consumava il tuo respiro. Mostrami il ricordo di quell'oscurità insonne fra le lenzuola sudicie di volgarità. Giudica questa notte solo la bellezza dei versi che rivivono in me quando Morfeo si concede. Spiega le ali con me gli incanti hanno un suono inesplicabile.
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