Con te comincio dallo straripante senso dell'eterno d'un sentire moltitudine e l'eco grandiosa che in urlo formidabile partorisce i suoni delle nostre voci ed il fracasso di quando pelle e pelle s'uniscono in schianto e fragore e spilli di cielo scendono fittamente e trapuntano parti di noi - crune attraversate da arterie farsi filo - e da che dirci divisi, adesso, farci interi e mai più scissi ché l'unico strappo è la stretta meno ferma.
Commenti