Sbilanciata sul precipizio al cospetto della vertigine del nulla e m'attendo e mi ritardo la caduta sazia d'avanzi d'ultime cene presunta sovrana dei tre mondi tra vampe e cieli in sospensione-limbo sconfitta nell'eremitaggio caustica e dissacrante cementata in nicchia come statua d'iridi roteanti a farmi d'ultima umanità offesa dallo stupro della spietatezza inneggio agli eserciti dei sentimenti neri di incedere ed uccidere.
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