Quel pomeriggio sulla spiaggia Passeggiavo con mio figlio Che piroettava sulla sabbia. Il vento caldo marino profumato Copriva le parole consigliandoci il silenzio
Non so perché, ma mi sentivo bene Sembrava che quel posto fosse mio. La mia mano si riempì di quelle piccole dita, Mi tirarono in basso e mi voltai, Vidi i suoi occhi grandi impauriti, Allora lo tirai su.
Il mare riversava le sue onde rumorose Ed il vento vibrava la sua canzone L'acqua sapida e tiepida ci raggiungeva sollevandosi nell'aria. Mio figlio mi cinse il collo col suo braccino Gli indicai allora un punto lontano Dove una vela stava scivolando all'orizzonte.
Mi chiese dove andasse e perché, Io mi sentii sicuro e gli dissi che si Svolgeva ora una battaglia e che quello era un nostro cavaliere. Rimase sorpreso e mi chiese altro, Lo guardai negli occhi, come un vecchio può fare con un giovane e Senza nemmeno saperlo scrissi il suo destino.
Gli dissi che ero re e che quella terra era la nostra terra, che quel cavaliere stava difendendo il nostro paese e che un giorno anche lui avrebbe avuto dei soldati. Mi abbracciò, appoggiò la sua testa sulla mia spalla e mi sussurrò: ti voglio bene papà.
Commenti