Percorrendo un lungo tragitto tra le dune del tempo hai colorato d'azzurro i tuoi occhi figlia del mite vento che tenero ha profumato le coste del mare.
Eterna fanciulla, hai sfidato il mondo , sulle ali di un'aquila, in cerca di un imperioso letto su cui depositare il ricordo di un'arcaica sapienza.
Meraviglioso squarcio di paradiso incastonato tra canzoni e dipinti, di animo fragile ma cuore ardente, tanto inquieto da risuonare glorioso anche nei giorni di martirio.
Hai ispirato l'arte e arte sei divenuto, patria della bellezza e culla dell'immortalità.
Piccola e grande al tempo stesso, madre di giovani patrioti empiti di speranza, figli dagli sguardi radiosi che hanno onorato la libertà per morire eroicamente, ancora.
Respirando i fumi dell'esaltazione hai conosciuto pene e sventure e stanca hai innazlzato una preghiera al cielo per non dover temere più la bramosia degli uomini.
Cultura e culto si sono incontrati tra le tue braccia e tu amorevolente ne hai fatto storia.
Hai diffuso un alone di magia per puntellare il languido firmamento di calde stelle e hai costellato di grazia gli incantevoli monti per mutarli in lirica ed in armoniosa sinfonia.
Teatro d'amore, hai fatto sognare il più triste poeta ed annegare la più giovane visione dentro il tuo incanto, italia mia.
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