Mamma dalle tue mani sante io di botte ne meritavo tante, alzavi il braccio iraconda, le tue grida si udivano da sponda a sponda, sembravi un terremoto pronto a metter tutto a ferro e fuoco;
Quella tua mano piccolina, sembrava quasi una punizione divina, ti guardavo intimorito, e per paura non muovevo un dito;
Ero ormai rassegnato mentre trattenevo il fiato e il ceffone sul viso sentivo già ben piantato, e tu neppure mi avevi sfiorato, mi scottava persino il volto, per quello schiaffo che sapevo mi avrebbe sconvolto;
Mamma, una cosa però non l'ho capita, perché quando sul viso mi arrivavan le dita la tua rabbia era già sparita?
Ma dove era finita?
Quello schiaffone, che aveva la potenza di un tifone, sul mio viso aveva sempre il sapore di un sorriso.
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