Pensavo, mentre camminavo, in quel freddo corridoio dell'ospedale, avrò fatto mille chilometri, la luce forte e poi fioca della sera mi aveva distrutto gli occhi, quella situazione non mi sembrava vera. Asciugavo le lacrime e pregavo, la mia preoccupazione, solo tu. Non pensavo fino ad allora di amarti come ti amo ora, vorrei riuscire a dirtelo, questa soddisfazione me la devi dare. Da quel vetro, che volevo sfondare, riuscivo a sentire i tuoi respiri, non mi facevano entrare, mai mi sono sentita così male, volevo confessarti quel che sei.... Una stretta al cuore: signora, aspetti ancora, non è il momento, non è ora, ti sedavano per non farti girare, il tuo cuore si poteva fermare, non mi potevi vedere. Quanto è brutto questo posto, non ci sei mai voluto andare, ma di corsa quella sirena, ancora mi rimbomba nella testa, tre notti che non dormo, non mangio voglio riportarti a casa, adesso basta!
Auguri di cuore! Conosco bene ciò che stai vivendo, l'angoscia unita all'impotenza che non ti abbandonano un istante. I colori privi di vita dei corridoi e l'immobilità del tempo.Tieni duro, sei più forte di quanto credi! Un bacio.
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