Il piacere Mai vicini amore, guardami, siamo di fronte, sfiora il tuo corpo come fosse il mio, cerca di pensare a come mi pensi, a quello che penso io. Quello che voglio è sapere e vedere, stando lontani, le tue mani che vedo scorrere dove mi chiami, dove mi ami, dove grida il piacere, dove il gioco è godere. I tuoi respiri e l'ansimare, senza sfiorarci, senza parlare la luce sola delle candele, siamo noi in quattro e sopra quel muro, le nostre ombre sembrano vere. Questo gioco dolcemente ci trova abbracciati, finalmente vicini, addormentati, piacevolmente sfiniti.
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