L’immagine autentica di tanta potenza l’artista entusiasta ritrae pura e casta.
Il dolce suono del diminutivo breve o ritmato come il respiro, che lo sussurra col cuore, insinua: non basta una vita a vantar Gerardina.
La Gerardina regna nei boschi, in luoghi ameni freschi ed ombrosi: erba perenne, medicinale crea fluorescenze candide e rosee, con discrezione infonde salute.
Così ci insegna l’agronomo colto; anche la fisica ne esalta il nome: Dina, grazioso diminutivo, è l’unità che misura la forza, forza che imprime l’accelerazione.
Se col pennello dipingo la bocca, ecco che appare un vezzeggiativo, sboccia il sorriso di Dina Bocchino: magico filtro di nuova allegria, che ancora un sogno dona alla mente, dolcezza onirica sempre presente.
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