Odiami dunque adesso, se lo vuoi, ora che il mondo a contrastarmi seguita, piegami giù, fa lega con la sorte, non affacciarti per estrema perdita. Oh no, se scampa a queste strette il cuore non dar rinforzi a un'angoscia in disfatta, non dare a un vento buio alba di pioggia a tardare, già certa, la catastrofe. Se vuoi lasciarmi non lasciarmi all'ultimo, di già sfiancato da futili pene, ma assalta primo, perché prima io gusti di possente Fortuna il più e il peggio. E ogni altra angoscia che ora par mortale, di fronte al perder te, non parrà uguale.
una poesia che strappa lacrime , al tiranno più feroce . Come si fà a non piangere , dinanzi l'angoscia di un anima smarrita , come lui ... Shakespeare .
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