All'opera del pupo un solo spettatore e mille mani a muovere i fili. Il lunedì, la borsa ed un panino, sale sul bus il pupo e nel viaggio, da saggio netta la mente da menzogne per dare posto ad altre fino a venerdì. Promiscue invenzioni di focose amanti, eccellenti amici col benedici di cene luculliane. Il sabato sera entrano le amanti sulla basica vagina della moglie a guisa di veloce mano; il pupo va lontano per pochi minuti... L'unico spettatore non si diverte affatto. S'alza e va via sgustato con l'ennesimo e unico biglietto. Il pupo allora, prima della buio in magazzino dell'ultimo atto dovrà essere dovrà prendere visione; non per volontà del Trascendente, ma di preti che cantano le messe col dente avvelenato del serpente.
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