Dov'eri quando il mondo ha spostato i confini, ha creato dei nuovi assassini, ha mandato a morire bambini. Dov'eri quando le urla dei tuoi figli, non sono state sentite, dal vento e dalla pioggia attutite, da bombe e da forni bruciate. Dov'eri quando l'alba segnata da lutti, quanti morti inghiottiti dai flutti, e da mari in tempesta, terribili notti. Dov'eri Dalle nuvole forse vedevi offuscato, qui c'è un mondo malato su disgrazie sai, piove bagnato dov'eri Quando ho cercato il tuo aiuto, quando ho pregato muto, accanto al dolore di un vecchio malato. C'è un vuoto da riempire, c'è l'ingiustizia da capire, c'è l'indifferenza da spazzare, c'è la coerenza da tenere, c'è la pazienza da recuperare, c'è una voglia infinita di te, di pace e amore, Dove sei che ti vengo a cercare?
Infinitamenta donna
C'è un letto disfatto, ancor caldo, accarezzo con mano tremante, non ci sei, ma hai lasciato l'odore, ti stringo al mio seno, il cuscino diventa il mio amante. Come è dolce, poi senza parlare, rimanere a pensare, e m'invento di te, quello che potrei fare, per farti piacere. Ormai il gioco va avanti, e continuo a sognare, le tue mani il tuo viso, su tutta la pelle. È soltanto il tuo umore, ma io vedo le stelle.
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