Avrei davvero voluto morire quando lei mi lasciò in affannoso pianto tra molte cose dicendomi ancora: "Come soffriamo atrocemente, Saffo, io ti lascio contro il mio volere." Ed io a lei rispondevo: "Và serena e di me serba il ricordo. Sai quanto ti ho amata. Se mai tu lo dimenticassi, sempre io ricorderò i bei momenti che vivemmo. Quando di corone di viole e di rose e di croco, accanto a me ti cingevi il capo gentile, e mettevi intorno al collo ghirlande intrecciate di fiori. E cosparsa di essenze profumate sul morbido letto ti saziavi, né mai vi furono danze nei sacri boschi a cui fossimo assenti..."
La fanciulla cui la poetessa si rivolge è un'allieva del Tiaso e ha terminato il tirocinio, deve maritarsi e non avrà più l'occasione di rincontrare la propria maestra di vita. Saffo aveva un rapporto di profondo affetto per le proprie alunne, tra queste donne nascevano amori innocenti, a quei tempi le giovani donne, frequentanti il Tiaso, aveva all'incira dagli 8 ai 14 anni, non avevano modo di entrare in contatto con il distante mondo maschile. Queste fanciulle non conoscevano nulla delle relazioni, della vita matrimoniale, del rapporto sessuale, necessitavano di esperienze pratiche e il Tirso si preoccupava di educarle.
Eli Liceale..
Saffo era una donna avventurosa, libera.. si è giusto che insegnava in un "collegio" e magari è stata lasciata anche da una sua alunna, ma questo non vuol dire che loro non si amavano.. lei era sposato e aveva dei figli, ma ha avuto moltissime relazioni omosessuali, tra l'altro anche proprio con le sue alunne a cui insegnava.
E la parola saffico deriva proprio dal suo nome giusto perch'é stata la prima poetessa omosessuale della storia.. tra l'altro anche la parola lesbo (di cui lesbica) è nata perché l'isola greca dove nacque e visse Saffo si chiamava proprio così.
sbagliato lei nn è lasciata dalla donna k ama...è lasciata da una sua "alunna"k faceva parte del kollegio di cui ella era a capo...poi era sposata e aveva dei figli
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