Come le foglie che fa germogliare la stagione di primavera ricca di fiori, appena cominciano a crescere ai raggi del sole, noi, simili ad esse, per un tempo brevissimo godiamo i fiori della giovinezza, né il bene né il male conoscendo dagli dèi. Oscure sono già vicine le Kere, l'una avendo il termine della penosa vecchiaia, l'altra della morte. Breve vita ha il frutto della giovinezza, come la luce del sole che si irradia sulla terra. E quando questa stagione è trascorsa, subito allora è meglio la morte che vivere. Molti mali giungono nell'animo: a volte, il patrimonio si consuma, e seguono i dolorosi effetti della povertà; sente un altro la mancanza di figli, e con questo rimpianto scende all'Ade sotterra; un altro ha una malattia che spezza l'animo. Non v'è un uomo al quale Zeus non dia molti mali.
Per favore.. È 10 anni che cerco una poesia di ada Negri.. la recitava sempre mio padre che ora non c'è più.. il titolo dovrebbe essere "L'orologio" e è del 1928. Parla di un nonno e un nipote. Alcuni versi (vado a memoria) dovrebbero essere
Scavano la fossa
Angioletto chi l'avrebbe mai detto
Ripose l'orologio nel cassetto
Vi ringrazio di cuore vi prego di aiutarmi. Mi è stato detto che era su questo sito la poesia ma con il nuovo aggiornamento alla pagina il link non funziona più. Grazie. Contattatemi via email Magic_cristalglass@virgilio.it
O qui.
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