Eppure io ti conobbi: eri un rilievo, un sicuro profilo dentro il tempo avevi mani per ricominciare e per flettere dentro l'armonia della creta pesante il tuo respiro. Perché la corruzione di parole e della carne dentro il tuo usignolo? Fu così che rompesti le tue dighe onnipresente cacciator di frode, ma niente che scalfisca la parola lanciata. Nella storia illuminavi di versi le correnti libagioni e pur sei grande, ché tu solo il male hai assunto ad un ruolo di preghiera.
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