Noi adesso ce ne andiamo a poco a poco verso un paese di silenzio e di quiete: e presto anch'io dovrò preparare al viaggio le mie spoglie mortali.
O care foreste di betulle! E voi campi, sabbie delle pianure! Davanti a questa folla di emigranti non riesco a frenare la tristezza.
Forse ho creduto troppo qui nel mondo a ciò che veste l'anima di carne. Pace sui pioppi che l'ombrello dei rami hanno specchiato dentro l'acqua rosa.
Quanti pensieri chiusi nel segreto, quante canzoni composte a bassa voce: ma sì, felice sono in questo nero universo d'ogni respiro, d'ogni cosa vissuta.
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