L'immaginario ha un torso di legni a contatto col sole e vicino alla fiamma ammazzo il tempo lungo le rive del fiume per assorbirne il senso ho ragione di credere ci siano fantasmi che si specchiano in queste acque tu mi hai mai visto così? così innamorato da avere paura? all'oste ubriaco non dare la bere l'acqua così come al sognatore non dire non dire dove guardare chiamami alza la mano sopra le teste dei passanti _ ancora non ti vedo c'è una buganvillea che azzarda un fucsia stridente contro le case ah i fiori _ i fiori sono il passato e il presente di tutti i grandi amori che si legano nella memoria ai loro profumi
a volte sopra gli scogli della vita si abbattono tempeste li smussano ma non cancellano quell'ostinazione con ci guardano al re oceano dotto di orgoglio oh no gli scogli sono soldati passivi per scelta di natura come i poeti che da insonni difendono gli ideali
a sto petto oggi mancano gli abbracci quanta Pandemia servirà per ricordarci la morte ho un mazzo di violette prese dai vasi del terrazzo ma non ho il coraggio e il piccolo diavolo in me ghigna oh traditore...
c'è un genuflesso gargoyle che non teme la storia ha l'ardire di contrastare l'incendio del proprio corpo se Parigi non fosse Parigi ma un villaggio qualunque – ti direi scappa da ma ma tu resta _ questa è la città dove persino le nuvole contemplano l'amore dove persino i tetti sono colorati e la bocca delle metro invitano a cercarsi gli alberi sono muti non dicono niente verde è qualunque cosa abbia linfa mi duole poco di loro ma il fiume mi ricorda quando mi sei vicino e mi stringi ecco il senso delle guglie sopra un Duomo ecco il senso dei sogni nel profondo immaginario ecco il senso dei Gargoyle quando in strada cammina la morte noi siamo come gli angeli in missione che non hanno mai visto il volto di Dio ma concepiscono bene l'amore
mi andrebbe del caffè ma i bar sono chiusi mi andrebbe del vino mai bistrot sono chiusi stessa cosa vale per tutto in tutto il mondo ma io ho fame ma io ho sete e voglio farlo mentre la gente cammina e ride mentre corre e si dispera voglio sognare mentre ti osservo il corpo mentre lo faccio mio mentre mi chiami _ ti ricordi il mio nome? ti ricordi che eri felice? il mio blasone va di moda solo tra i strafatti lo tengo solo per ricordarmi da dove vengo e dove voglio andare strade che mai vorrei finissero vuote quanta bellezza sprecata solo per gli occhi delle statue di pietra
sono forse accecato da nostalgia? come un cane per il proprio padrone come una Bastiglia per i suoi rivoluzionari le donne... dicono gli altri... meglio se sono silenziose no! io voglio che parli che vivi che canti che imprechi che ami silenzio è solo per la tomba
Eiffel faro spento faro triste senza traffico primavera per insetti felici noi – ammalati come in guerra una città vuota che chiama libertà quattro pareti e i loro soffitti sono un marziano – non mi contagia il male e ti amo questo dirò alla storia quando si tornerà in strada questo dirò al bicchiere di vino loquace all'oste ubriaco che non vorrà l'acqua gli dirò che tu parli che tu ami ora aspetto... violette... un fiume senza barche e il cielo terso
io non voglio essere un angelo voglio essere un uomo ogni giorno per il tempo che mi resta potere amare e dire come l'acqua del fiume ai romantici - la mia storia
Milky Way Man
noccioline cosmiche nelle teste dei malati di stelle notti di Luna cicciona splendente per le noccioline cosmiche nelle teste dei malati di stelle tenebra gotica mi trascino verso il tuo cuscino posso baciarti con tutti i fantasmi che danzano pirati su quest'isola di mortali chiamata Tortuga nella Via Lattea le tenebre della Terra sono un nodo per folli
assenzio sulle tue labbra lacrimo amore verrò domani mattina suonerò alla tua porta _ tu apri ci sono i giardini in fiore le strade formicolanti ti nasconderò in un bar per guardare la tua bellezza finché il caffè diventerà freddo le brioches perderanno il gusto e tu sarai più dolce le daremo in briciole agli uccellini la tua faccia sarà sorpresa e io mi sentirò un eroe
notti di noi prigionieri a fare staffetta con le ombre die mobili a rispolverare libri con copertine usurate finché gli occhi trasgrediscono alla storia per cercarsi altre mete in aria nel vuoto altrove
vengo da te mi arresteranno al confine del comune mi segnaleranno per ribelle rischierò il carcere ma sono bugiardo rischiare la tua vita per un mio ghippo di solitudine – jamais! troubadour in chioccia a casa col cuore sciroppo d'acero istigo alle api non sarò altro oggi per te
alla vita ritornare insieme vedere gente ascoltare i rumori e rubarti baci nei momenti più strani mentre il mondo avrà altro da fare da scrivere per il proprio destino oh prego che passi in fretta sta notte la Luna resterà al giorno come il sonno agli insonni saremo gazzelle romantiche in un giardino beato con tutto quello che hanno creato i poeti per amarci
notti di luna cicciona oh mia musa cantami dolce tornerò dal silenzio dei muri al tuo dormire quieto per un abbraccio.
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