In alto, ove si stagliano terse nell'azzurro vette inviolate, al di sopra del mondo, ove tace l'angoscia d'ogni essere mortale, nella tersa vastità silente, l'animo esulta, nell'infinito vortice si libra e riposa, placato. Non esiste più l'angoscia ed il tormento di andare, come esule, con la carne che duole... Al di sopra del tempo, fuori dalle strade del mondo, qui mi conforta l'infinito abbraccio delle vergini vette. Come uccello, approdato nel nido dopo lunga tempesta, nelle braccia del Creatore, posa l'animo mio.
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