Mi desto dal penoso sonno solo nel cuore della notte. Tace intorno la casa come vuota e laggiù brilla silenzioso coi suoi lumi un porto. Ma sì freddi e remoti son quei lumi e sì alto il silenzio nella casa che mi levo sui gomiti in ascolto. Improvviso terrore mi sorprende il fiato e allarga nella notte gli occhi: separata dal resto della casa separata dal resto della terra è la mia vita ed io son solo al mondo.
Poi il ricordo delle trite vie e dei nomi e dei volti consueti emerge come spiaggia da marea e di me sorridendo mi riadagio.
Ma svanita col sonno la paura, un gelo in fondo all'anima rimane: io tra gli uomini vado curioso di lor ma come estraneo; ed alcuno non ho nelle cui mani metter le mani e col quale di me dimenticarmi.
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