Luce teneramente registrata
poco visibile ancora
poco afferrabile.
Solo il rumore
ha fatto irruzione nei misteri della vita
pavimenta i corridoi
con il tempo contato.
Canteremo attraverso la sera
un canto con viticci di ossa
grovigli di vene e sangue di fate
tra le righe.
Suoni semplici anche lì, non storpiati
dove le esalazioni dell'aldilà premono
per uscire dai pori della notte restante
per alloggiare nell'alto
rossore dei giorni
Un requiem indistruttibile
Per ogni giornata senza luce.
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