A quest'ora non vola solo il papavero a quest'ora scorre polvere di stelle fuori da tutte le caverne. In questi giorni si apre una parola dopo l'altra e sboccia e muore ed è a se stessa tomba. Se venisse uno a depurarmi il cielo infangato. Noi condividiamo, gli griderei, pane di lupo e gemme d'anemoni, sbrìgati, prima che il sogno arido ci sradichi. Un vento nero si alza e spazza l'ultima luce dalla mia fronte, un rondone non ritrova la sua nidiata. Una risata sospinge il cielo ai margini del mondo, prende fuoco, ah, sfonda rumorosamente il respiro d'argento. Distrutto il tuo amuleto di onde. Il tuo canto di piume bandito in un luogo oscuro.
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