E ancora a te io prego con le braccia tese al tuo sangue. In me l'antica data della dimestichezza della donna vive ancora terribile. Se schiava mi facessi di un sordo desiderio ti amerei rassegnata; se penetrassi nell'anima pura che ho sortita nascendo ti amerei d'un amore disperato. Ma se tu contemplassi nel mio viso tutta la rotazione di un pensiero anche senza comprenderlo, io forse impazzirei di tesa meraviglia a riguardare l'occhio del mio sposo.
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