Se "accarezzami l'anima" fosse un imperativo plausibile sarebbe, d'un tratto, rivolta sulle tue mani, una dichiarazione di guerra sullo stato di grazia per la mia pelle. Immagino. Ha tanto il mare di questi pensieri, ne detiene persino la quiete – e non si sarebbe detto, ma è così – ché non si può sbattere i pugni sulle onde, ma caderci di pancia, sì! Sino al dolore di chi precipita, sino al rimanere sulla riva, dopo ogni attacco ad aspettare. Se accarezzarmi l'anima fosse stato possibile.
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